Il lutto patologico: quando il lutto non è elaborato

Il lutto patologico: quando il lutto non è elaborato

Il lutto patologico o complicato o cronico o non risolto è la sofferenza, che rimane persistente nel tempo oltre ai 12 mesi dalla perdita: in primis la morte, anche le rotture affettive (la fine di una relazione, l’abbandono), soprattutto se non per nostra volontà, i cambiamenti che investono l’identità come il pensionamento o il licenziamento (la perdita di un ruolo produttivo). Il vissuto di disperazione, la mancanza di motivazione, la non accettazione della scomparsa, il non adattamento alla nuova condizione, i pensieri ricorrenti sul lutto, la compromissione nel funzionamento lavorativo o scolastico e sociale caratterizzano questa condizione.

Come si manifesta il lutto patologico?

Il lutto patologico è un lutto bloccato nella naturale elaborazione: come se il tempo si fosse fermato e il ricordo della persona continua ad essere doloroso con la stessa intensità.

Nel lutto patologico chi rimane incentra la vita sull’esperienza della perdita con emozioni costanti di tristezza, rabbia, sensi di colpa, vuoto per la mancanza, tormento, nostalgia, perdita di senso, piacere e speranza, angoscia per il futuro, apatia, irritabilità, nervosismo, solitudine, anestesia emotiva, reazioni di cordoglio eccessive, difficoltà ad abbandonarsi a ricordi positivi che riguardano il deceduto, evitamento dei ricordi che richiamano la scomparsa, assenza di progettualità.

Se l’evento è stato improvviso, violento o molto disturbante, il lutto patologico può manifestarsi come un vero e proprio trauma psicologico.

Quali sono le possibili conseguenze del lutto patologico?

Il lutto patologico non trattato può portare a trascurare la propria salute, all’isolamento sociale, al disinvestimento professionale, all’abuso di sostanze o alcol, alla depressione, arrivando anche al suicidio.

Come elaborare il lutto patologico?

Il lutto patologico si elabora esprimendo le emozioni e il dolore, aprendo al cambiamento, considerando il riprendere a vivere non come un tradimento verso chi non c’è più, non colpevolizzandosi se si sperimentano momenti di felicità.

Uno psicoterapeuta ci può sostenere nell’elaborazione del lutto patologico, accompagnandoci nell’integrazione della perdita, aiutandoci a ritrovare il piacere della vita anche sentendo la mancanza della persona scomparsa e supportandoci in una nuova progettualità.

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Dr.ssa Lorena Ferrero administrator