Come resistere psicologicamente in tempi di pandemia

Come resistere psicologicamente in tempi di pandemia

Attualmente i discorsi tra le persone sono spesso connotati dalla convivenza forzata con la pandemia: tamponi, mascherine, vaccini, quarantene, isolamenti fiduciari, green pass.

In questi anni condizionati dal Covid 19 nel nostro quotidiano: modalità di lavoro, scuola e tempo libero, le relazioni sociali ed i vissuti personali non possono prescindere dal suo impatto anche a livello psicologico, che comporta sofferenza nelle chiusure e limitazioni.

Ci siamo affacciati con entusiasmo alla seconda estate della pandemia, fiduciosi nelle aperture e mobilità delle vacanze, con un rinnovato spirito di libertà e liberazione.

In tale rinnovato clima di ottimismo verso il futuro l’autunno e inverno sono stati oscurati: l’incertezza e la paura di rivivere la situazione dell’anno scorso con la ripresa della corsa del virus e le conseguenze sulle nostre vite.

In questo periodo di pandemia a livello collettivo è come convivere con una patologia cronica: alterna periodi di contenimento dell’impatto del virus ad altri di crescita.

resistere psicologicamente

Come resistere psicologicamente?

L’incertezza porta stress e ansia, non si ha il controllo di quello che succede, si può solo attendere il passare del tempo. Come gestire la preoccupazione? Come resistere psicologicamente? Queste emozioni sono naturali e pertanto il primo passo è accettarle, il tentativo di respingerle ne aumenta la potenza. Per non rimanere in balia del vissuto negativo possiamo coltivare le nostre gratificazioni, coccolarci: dare spazio agli hobby e alle passioni.

La speranza, come cauto ottimismo, ci dona benessere ed energia, a differenza del pessimismo portatore di tristezza e rassegnazione.

Sì può alimentare la speranza del futuro non isolandoci, avendo una vita di relazione con comportamenti individuali responsabili nella prevenzione del contagio, informandoci rispetto all’andamento della pandemia sui canali ufficiali (dedicandoci un tempo limitato e non facendoci assorbire), dando spazio alle attività che ci rilassano.

Nel caso in cui siamo comunque prigionieri di timori e umore depresso possiamo chiedere aiuto rivolgendoci ad uno psicologo.

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Dr.ssa Lorena Ferrero administrator