L’ansia da prestazione sessuale: nell’uomo come affrontarla

L’ansia da prestazione sessuale: nell’uomo come affrontarla

L’ansia da prestazione sessuale può fare diventare l’intimità sessuale un incubo, in particolare per gli uomini. Può essere presente anche nelle donne.

Cos’è e come si manifesta l’ansia da prestazione sessuale?

L’ansia è un’emozione, è la paura che anticipa eventi futuri. In questo caso si teme di fallire la prestazione sessuale: non raggiungere l’erezione o che non sia sufficiente alla penetrazione o di perdere l’erezione durante il rapporto sessuale. Nell’ansia da prestazione sessuale sia all’interno di un legame di coppia o in relazioni occasionali, la partner è vissuta come delusa dal nostro insuccesso, anche in presenza di rassicurazioni e conferme da parte della stessa: si teme di essere lasciati in quanto non all’altezza.

Quali sono le conseguenze dell’ansia da prestazione sessuale?

La vigilanza e il monitoraggio dell’erezione nei momenti di intimità sessuale dove siamo spettatori severi, i sintomi dell’ansia (tachicardia, respiro affannoso, oppressione toracica, nodo alla gola, sudorazione eccessiva, vertigini, chiusura allo stomaco, nausea, disturbi gastro-intestinali, cefalea tensionale, insonnia ……), il pensare continuamente allo scenario peggiore ed esiti catastrofici (rimuginio), il focalizzarci sul mancato raggiungimento o tenuta dell’erezione e le successive conseguenze possono involontariamente bloccarci e diventare la profezia che si autoavvera.

Il caso classico è a seguito di un episodio di rapporto sessuale non “riuscito” che si ingenera il timore che si ripeta e che diventi una condizione stabile, non superabile, il problema di non funzionare più dal punto di vista sessuale, l’insuccesso.

Quando si ingenera il circolo vizioso dell’ansia da prestazione sessuale ci auto sabotiamo inconsapevolmente affrontando i rapporti sessuali in modo non naturale ed impacciato o evitandolo.

L’esito più ricorrente è la disfunzione erettile (impotenza), poi si possono presentare l’eiaculazione precoce, l’inibizione dell’orgasmo, il calo del desiderio.ansia da prestazione sessuale

Perché compare l’ansia da prestazione sessuale?

Si manifesta in situazioni di inesperienza dove in mancanza di informazioni sulla sessualità si possono avere aspettative/credenze poco realistiche rispetto alla penetrazione (il pene non va aiutato con la mano) e all’erezione (non è naturale un calo fisiologico durante un rapporto sessuale). L’insicurezza e una bassa autostima possono portare ad investire la sessualità di una valenza di misura del proprio valore personale. Le credenze disfunzionali riguardanti il sesso e la virilità alimentano l’ansia da prestazione sessuale: l’uomo che fallisce in un rapporto sessuale, non è un vero maschio; non si può non avere voglia e dire di no; si deve controllare e gestire l’erezione, senza far interferire l’emotività e i vissuti verso la partner.

Come gestire l’ansia da prestazione sessuale?

Lasciandoci andare al piacere, non cercando di monitorare e controllare l’erezione, essendo disponibili ad un rapporto sessuale quando lo desideriamo, non approcciandoci alla penetrazione come ad una prova di virilità ed indicatore di successo o meno come maschi.

Nel caso l’ansia da prestazione sessuale condizioni e pregiudichi la nostra vita sessuale possiamo contattare uno psicoterapeuta esperto in sessuologia per affrontare le insicurezze alla base e lavorare sui pensieri disfunzionali al fine di vivere serenamente la sessualità: abbandonandoci alla naturalezza della risposta sessuale.

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Dr.ssa Lorena Ferrero administrator