Voglio affrontare le peculiarità della psicoterapia in adolescenza, che ha alcune particolarità in quanto minore.
Come si caratterizza la psicoterapia in adolescenza?
Per effettuare una psicoterapia in adolescenza, o anche un solo colloquio, serve il consenso scritto di entrambi i genitori o di chi esercita la potestà genitoriale (tutore), essendo minorenne.
Dopo il contatto dei genitori se possibile il primo appuntamento è già in presenza dei genitori e dell’adolescente, dove raccolgo la storia di vita con eventuali criticità passate ed eventi significativi, il problema secondo la famiglia e il punto di vista del figlio, imposto un primo obiettivo condiviso di lavoro e le regole del percorso, altrimenti l’appuntamento è con i genitori ed uno successivo con la famiglia e il ragazzo.
Le regole della presa in carico vengono espresse ed accettate da tutti per poter avviare la psicoterapia in adolescenza: lo spazio personale con il segreto professionale a tutela della privacy del ragazzo, dove posso derogare al diritto alla riservatezza del minore verso i genitori nei casi in cui il figlio è a rischio per la sua o altrui incolumità. Il coinvolgimento dei genitori in colloqui in presenza del ragazzo su richiesta di quest’ultimo o della famiglia: non riferendo informazioni senza il consenso dell’adolescente per non rompere il rapporto di fiducia con lo stesso, raccogliendo in quella sede le comunicazioni della famiglia al fine di rafforzare il dialogo e creare un ponte. Adotto il gruppo WhatsApp con presenti l’adolescente e i genitori come modalità di contatto relativa agli appuntamenti nel caso in cui il minore non venga accompagnato agli incontri.
Perché intraprendere la psicoterapia in adolescenza?
Se sta attraversando momenti critici, che lo stanno ostacolando e rischiano di bloccarlo può essere utile offrire al ragazzo un ambiente protetto di ascolto non giudicante con un adulto professionista del benessere psicologico, esterno alla famiglia, nell’accompagnarlo nel percorso di crescita.
L’adolescenza è una fase di grande cambiamento a livello corporeo, cognitivo ed emotivo. Si sperimenta il primo approccio alla dimensione sentimentale e sessuale, a livello di fantasie (desideri) e/o comportamenti. Si approccia il mondo esterno con maggior autonomia dalla famiglia. Fondamentale è il senso di appartenenza al gruppo dei pari.
Quando iniziare la psicoterapia in adolescenza?
L’accoglienza e il sostegno dello psicologo psicoterapeuta è importante in presenza di autolesionismo, bullismo, difficoltà relazionali dentro e fuori la famiglia, isolamento sociale, calo del rendimento scolastico, rifiuto di andare a scuola, comportamenti devianti o antisociali, utilizzo di sostanze (alcol, droghe, farmaci), dipendenza da videogiochi o internet, disturbi alimentari. Anche quando si manifestano sintomi fisici che non trovano riscontro in esami medici (mal di testa, di pancia, di stomaco, nausea ….) e/o psicologici (ansia, attacchi di panico, depressione, fobie, ossessioni, compulsioni).
La psicoterapia in adolescenza supporta il giovane nella comprensione e gestione delle emozioni, nell’attivazione delle risorse personali nel trovare risposta ai propri bisogni e nell’affrontare le problematiche della fase di vita.
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