L’impatto psicologico della PMA nella coppia è notevole: nel caso di infertilità, dopo un anno o più di rapporti non protetti, e non di sterilità, condizione fisica permanente che impedisce il concepimento, le coppie possono accedere alla procreazione medicalmente assistita (PMA), detta anche fecondazione artificiale.
L’impatto psicologico della PMA nella coppia: quando viene scelta
L’impatto psicologico della PMA nella coppia si manifesta nella scelta sofferta di questo percorso.
Quando il progetto di genitorialità condiviso nella coppia non si concretizza naturalmente compaiono vissuti di frustrazione e fallimento, sensi di colpa, un calo dell’autostima, sofferenza che si manifesta con ansia, tristezza, rabbia, invidia per le coppie che procreano senza difficoltà, isolamento. Le aspettative e i desideri individuali e di coppia di concepire un bambino si associano spesso a quelli della famiglia allargata.
La motivazione a ricorrere alla PMA può non coincidere tra i partner o avere tempistiche diverse di scelta di questa opzione, possono comparire sentimenti di vergogna rispetto ad accedere alla PMA.
L’impatto psicologico della PMA nella coppia: quando viene intrapresa
L’impatto psicologico della PMA nella coppia quando viene intrapreso il percorso fa entrare esami, medici, terapie ormonali, interventi più invasivi nell’intimità di coppia. I tempi di vita e lavoro, in particolare per la donna, vengono condizionati dalle procedure della PMA.
La spontaneità della vita sessuale viene condizionata dai trattamenti della PMA, con spesso la compromissione del piacere di coppia: calo del desiderio, difficoltà nell’eccitazione e nel raggiungimento dell’orgasmo.
I rapporti sessuali devono rispondere ad una logica non naturale di programmazione per favorire il concepimento, generando stress.
L’impatto psicologico della PMA nella coppia: il supporto psicologico
L’impatto psicologico della PMA nella coppia è una pratica emotivamente costosa, dove il supporto psicologico o un’eventuale terapia di coppia diventa prezioso per prevenire o affrontare crisi individuali o di coppia, elaborare il trauma dell’infertilità, sostenere nell’accettazione di eventuali fallimenti dei trattamenti, facilitare la comunicazione tra i partner, accompagnarli nella scelta se continuare o meno il percorso di PMA, favorire il benessere personale e della relazione di coppia.
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