La dipendenza dal lavoro è definita dall’associazione di comportamenti lavorativi volontariamente eccessivi in termini di ore e carico con una compulsione del soggetto in tale direzione.
E’ caratterizzata da aspetti di dipendenza comportamentale (lo stato dell’umore varia in base al lavoro, la tolleranza aumenta con il bisogno di incrementare il tempo di lavoro per stare bene, la sofferenza dell’astinenza se si è lontani dal lavoro come in ferie o in malattia), da tratti ossessivi (il pensare costantemente al lavoro) e dal perfezionismo.
Cosa c’è alla base della dipendenza dal lavoro?
Il lavoro ci può aiutare a distanziarci emotivamente da lutti, rotture relazionali, legami faticosi o ad evitare i vissuti negativi di tipo depressivo: l’iperattività e lo stress ci gratificano, provocano uno stato di eccitazione che tiene lontani vissuti di tristezza, impotenza e vuoto. L’autostima si fonda esclusivamente sui risultati in quest’ambito ed un insuccesso o la perdita dell’occupazione vengono percepiti come un fallimento, con il rischio di un crollo depressivo.
Come si manifesta la dipendenza dal lavoro?
La dipendenza dal lavoro è il vivere in modo totalizzante la dimensione professionale trascurando affetti, non coltivando hobby e non prendendoci cura di noi, non riuscendo a rilassarci e godere del tempo libero.
Elenco dei segnali della dipendenza dal lavoro:
- Dolore fisico e malesseri cronici: cefalea, mal di stomaco, difficoltà digestive, ipertensione, tensioni muscolari, tremori, vertigini, tachicardia, affaticamento costante.
- Difficoltà nella vita relazionale: conflitti, irritabilità, scoppi di rabbia, sbalzi d’umore, disfunzioni sessuali.
- Solitudine/ isolamento: evitamento delle situazioni sociali, di coppia e familiari in quanto distolgono e sottraggono tempo dal lavoro.
- Scarso rendimento professionale: legato alla difficoltà nel concentrarsi e ricordare informazioni, come dimenticare appuntamenti importanti o avere problemi nello svolgimento di compiti che richiedono attenzione e concentrazione. L’ansia e l’eccessiva preoccupazione per questioni legate al lavoro o al proprio impegno diminuiscono la qualità delle prestazioni professionali e la produttività. La difficoltà a delegare crea problemi con i colleghi.
- Esaurimento: attacchi di panico, rischio di burnout.
- Disturbi del sonno: insonnia, risvegli notturni frequenti e difficoltà ad addormentarsi causano l’affaticamento cronico.
Soffro di dipendenza dal lavoro?
La Bergen Work Addiction Scale (BWAS) valuta la probabilità che un individuo abbia una dipendenza dal lavoro attraverso una scala con sette quesiti a risposta multipla (mai, raramente, qualche volta, spesso, sempre):
1) Pensi spesso a come trovare tempo per lavorare di più
2) Ti capita di trascorrere più tempo al lavoro rispetto a quanto avevi inizialmente programmato
3) Lavori per sentirti meno in colpa, in ansia, depresso/a o per scacciare la sensazione di essere incapace
4) Altri ti hanno detto che dovresti lavorare di meno ma non gli hai mai dato ascolto
5) Ti senti sotto stress se per qualsiasi motivo non puoi lavorare
6) A causa del lavoro metti sempre in secondo piano i tuoi hobby, le attività del tempo libero, l’esercizio fisico
7) Lavori così tanto che questo sta compromettendo il tuo benessere e la tua salute.
Se in almeno 4 delle 7 domande presenti nel test la risposta è “spesso” o “sempre” il risultato indica che hai un’elevata probabilità di soffrire di dipendenza dal lavoro.
Come affrontare la dipendenza dal lavoro?
La dipendenza dal lavoro mina il benessere psicologico e crea uno squilibrio con le altre aree di vita.
Il primo passo è diventare consapevoli che stiamo vivendo il lavoro in modo disfunzionale.
Ci si può rivolgere ad uno psicologo psicoterapeuta per affrontare la dipendenza dal lavoro e i motivi che l’hanno favorita e la mantengono.
Il percorso terapeutico accompagnerà nella costruzione di un nuovo stile di vita, nelle esperienze di relazione, nella gestione delle emozioni, nella lettura e risposta ai bisogni individuali, nell’apprendimento delle strategie di prevenzione delle ricadute.
Info sull'autore