Vivere all’estero tra vecchie e nuove radici: la fatica e le risorse psicologiche per integrarsi

Vivere all’estero tra vecchie e nuove radici: la fatica e le risorse psicologiche per integrarsi

Vivere all’estero tra vecchi e nuove radici: se il trasferimento in un altro paese è una nostra scelta non è generalmente un’esperienza traumatica per quanto sia faticosa e richieda risorse.

Vivere all’estero tra vecchie e nuove radici

La decisione di vivere all’estero, sia temporaneamente sia per sempre, è facilitata se partiamo insieme alle altre persone: amici e/o familiari o abbiamo contatti dove ci trasferiamo, se conosciamo ad un buon livello la lingua nel paese dove andiamo, se non abbiamo urgenza economica o ci attendono un lavoro e/o una sistemazione abitativa

Vivere all’estero tra vecchie e nuove radici

L’adattarci al nuovo contesto favorisce e mantiene il benessere psicologico. Il processo di assimilazione di tradizioni, usi e costumi del nuovo paese, soprattutto quando pensiamo ad una permanenza definitiva, si associa al mantenimento della propria identità d’origine: si ha lo sguardo sia verso il presente dove si è attualmente e il futuro in costruzione lì, mantenendo il cordone ombelicale con l’Italia. Siamo aiutati nel coltivare rapporti a distanza dalle piattaforme e applicazioni web che permettono le comunicazioni. Nella fase iniziale affrontiamo con entusiasmo il vivere all’estero, nel tempo al fine di non isolarci occorre che ci impegniamo nel mettere nuove radici senza dimenticare quelle del paese di origine.

 L’integrarci nel nuovo ambiente richiede risorse emotive, psicologiche e di essere resilienti, resistenti. Se ci sentiamo in difficoltà nel percorso di vivere all’estero possiamo rivolgerci ad uno psicologo, che ci accompagnerà seguendoci online dall’Italia.

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Dr.ssa Lorena Ferrero administrator